Friedrich Nietzsche e Martin Heidegger si incontrano in un confronto filosofico immaginario che esplora le questioni fondamentali della verità, dell’essere e della metafisica.
Attraverso un’analisi approfondita di concetti chiave come l’eterno ritorno, la volontà di potenza, il nichilismo e l’oblio dell’essere, questo dialogo ci sfida a mettere in discussione le nostre certezze e ad abbracciare la vita in tutta la sua complessità e imprevedibilità.
Un viaggio stimolante nel cuore della filosofia, che ci sfida a ripensare il nostro modo di comprendere il mondo e il nostro posto in esso. La straordinarietà e novità di questo volume consiste in questo: l’eterno ritorno era stato solo intuito da Nietzsche; qui è dimostrato per via matematica. Eccolo:
Ne è il Numero di volte in cui l’Evento “E” si verifica, “t” è il tempo trascorso, “p” è la probabilità di “E” nell’intervallo di tempo considerato. Se si divide Ne per “t”, moltiplicati per il limite di “t” tendente all’infinito, si ottiene una probabilità del ripetersi di “p” proporzionata ai tentativi che, se sono infiniti in un tempo infinito, si ripeterà almeno una volta. Anzi infinite volte.
Il nostro mondo, intricato nella tela della modernità, si svela in tutta la sua complessità nelle pagine avvincenti di “Essere e campo” (un motteggio di “Essere e tempo” di Heidegger, ovviamente). Il volume ci getta in un vortice di riflessioni, invitandoci a esplorare il labirinto delle nostre rimozioni, a confrontarci con la storia perduta nel flusso frenetico del presente.