Dicono di noi
Redazione di Pluriversum
La psicologia, sempre più scientifica e sempre meno umanistica, non può non appoggiarsi alla madre filosofia, specie se l'uomo a pezzi può essere riunito solo in una chiara visione della propria vita, quindi in base anche al senso della morte, del dolore, dell'afflizione patologica di cui si occupa la medicina. Il dolore, infatti, non è solo un fenomeno neurologico, e neppure solo psichico, Fosse così gli psicofarmaci avrebbero già risolto tutto, e fin dalla loro comparsa, che è molto più antica di quanto si creda: «Ne serve una dracma [un pugno] per essere euforici, il doppio per avere allucinazioni, tre volte per il delirio conclamato e una dose quadrupla per morire» [Teofrasto (371-287 a.C.), Historia Plantarum, L, IX, 2, 4]" [Dri, R: Medicina - Saggio per un'interpretazione filosofica, 2023 - pag.: 68-69]. In queste parole e in molte altre di questo saggio di Riccardo Dri trovo le tracce del percorso che, come medico mi ero prefisso tanti anni fa affacciandomi alla professione: la conoscenza complessiva dell'uomo è ricavabile solo dalla conoscenza filosofica che oggi, più che mai nel corso della storia, è tanto aliena dalla formazione universitaria e post-universitaria di un medico. Solo il recupero di questa dimensione "olistica" potrà salvarci dal declino della professione, e distinguerci dai protocolli che diventeranno sempre più appannaggio delle cosiddette Intelligenze Artificiali. Questa dimensione è profondamente umana e coinvolge il nodo così importante del rapporto tra il medico e il suo paziente, rapporto unico e privilegiato, anche se tanto svalutato in favore di una Τέχνη che sempre più pare imporre la rinunzia al tempo dell'incontro e del dialogo. È con questi pensieri e se posso permettermi, con questo suggerimento di lettura, che auguro una buona domenica a tutti gli amici, vicini e lontani.
Redazione di "Leggere a Colori"
Non me ne voglia, Riccardo, ma non sapevo cosa aspettarmi da un libro sulle donne scritto da un uomo. Ti aspetti magari i soliti luoghi comuni […] E INVECE NO, QUESTA VOLTA UN UOMO CE L’HA FATTA.
(dalla recensione di Stefania, redazione di leggereacolori.com)
Di cosa parla il libro? Di tutto. E' come se un'immensa parte del sapere umano fosse racchiusa, compressa, in queste pagine. Ogni concetto, ogni nozione, potrebbe diventare spunto per nuove ricerche, nuovi approfondimenti. Leggendo questo libro mi sono ripetutamente chiesta come abbia potuto abbandonare queste materie, che tanto amo.. Non conoscevo Riccardo Dri, e affermo sinceramente che il suo lavoro non mi ha delusa. Ha retto decisamente le aspettative, superandole, con un profondo senso critico dell'autore stesso, che ha avuto la capacità di collegare sapientemente importanti tasselli. E' un libro ben costruito, e ben scritto, e che consiglio vivamente. E' stata una lettura impegnativa, interessante, accattivante, frizzante per il modo in cui mette in moto il cervello. Queste sono le letture che preferisco. Quelle che ti svelano pezzi di verità, di conoscenza.
Recensione di Martina Tafuri
Il suo manoscritto è stato portato alla nostra attenzione durante l'ultima riunione del comitato editoriale, quando abbiamo discusso la possibilità di pubblicarlo. Dopo aver letto tutte le relazioni e preso nota delle opinioni dei redattori, possiamo affermare con sicurezza che il suo lavoro è stato giudicato una lettura molto istruttiva e coinvolgente, molto ben scritta e che sicuramente incuriosirà un vasto pubblico. Il Consiglio direttivo è stato molto soddisfatto del suo impegno nei confronti dei dibattiti di attualità sul genere e l'identità, a cui ha reso giustizia attraverso una ricerca diligente e approfondita. In effetti, questo e l'ampia raccolta di riferimenti a sostegno delle sue scoperte sono stati aspetti del suo lavoro che sono stati elogiati dalla commissione. Riteniamo che il suo lavoro sia ben strutturato in un formato tematico, che consente alla narrazione di svilupparsi progressivamente e al lettore di orientarsi facilmente tra le sue scoperte e gli elementi specifici del dibattito sul genere che ritiene più interessanti. Tra questi, l'esame di figure letterarie classiche, come Medea, e l'analisi delle differenze tra sesso e genere. La commissione ha voluto commentare l'ambiziosa portata del lavoro e la qualità coinvolgente della prosa, che parla della tua qualità di scrittore attraverso la tua chiara voce autoriale che affronta argomenti così delicati e polarizzanti con maturità e senza giudizi. La commissione ritiene che "Femminilità (Un enigma chiamato donna)" s i a un'aggiunta degna di nota al genere e abbia la possibilità d i avere successo in questo mercato altamente competitivo.
(Valutazione di Austin Macauley publisher - london - new york)
Recensione di Leggere a Colori
Passano gli anni e i testi evangelici vengono ancora studiati per essere interpretati. Questo non perché ci sia una problematica nella lettura, ma perché i testi di cui parliamo appartengono a un’altra epoca e a un’altra cultura. C’è quindi necessità di un maggiore approfondimento, per migliorare l’ascolto e l’accoglienza.
La psicoanalisi può essere, quindi, lo strumento utile a facilitare la comprensione dei testi evangelici. Può dare la giusta interpretazione che aiuti ad accorciare l’abisso che esiste tra mondo antico e moderno. Non solo le parole possono essere lette in modo differente, ma persino le emozioni contestualizzate nel periodo possono risultare differenti da quelle che cogliamo.
Per istinto tendiamo a leggere le reazioni e i sentimenti riportati nei testi evangelici come se li provassimo noi in questo periodo storico. Ma c’è una differenza abissale e quello che interpretiamo come rabbia, potrebbe invece essere rassegnazione, turbamento, insofferenza.
Lo stesso concetto di anima va riletto in chiave diversa; la nozione di anima pervenuta a noi è differente dal concetto di forza vitale inteso nelle Scritture.
Commento libro
Con un’analisi attenta alle parole, dando il giusto valore alla questione linguistica, alle interpretazioni che i filosofi hanno dato dei concetti, contestualizzando i testi e facendo analogie, Riccardo Dri ci dà una visione differente del Vangelo.
Davvero molto interessante la lettura che dà Riccardo Dri dei testi evangelici di Matteo, in cui la Parola si fa carne, così come l’anima. Dove l’immortalità dell’anima diventa resurrezione della carne. Dove il celeste si fa terrestre. Il Nuovo Testamento è proprio questo.
Non è facile leggere “Vangelo secondo Matteo Saggio per una interpretazione psicoanalitica”, ci sono molti passaggi che vanno riascoltati. Ma con la giusta dose di concentrazione questo saggio è alla portata di tutti. Religiosi e non, persone comuni e studiosi della materia.
La lettura di Dri ribalta completamente la visione, dal celeste al terrestre. Dio è dentro di noi, non è più trascendente e il modo in cui ce lo racconta lo scrittore Riccardo Dri è davvero stimolante e interessante.
Antropologia, filosofia, sociologia, linguistica, psicanalisi e non solo religione in questo libro complesso e affascinante che consiglio a chi non ama fermarsi alla prima interpretazione.
Recensione di F. Raccis
Schizophrenia è la sesta opera saggistica di Riccardo Dri, allievo dei più importanti filosofi italiani del calibro di Emanuele Severino e Umberto Galimberti. Si è laureato in filosofia con lode e ha pubblicato in passato diversi saggi molto conosciuti e apprezzati nel panorama nazionale. [...] In questo suo ultimo libro, Schizophrenia, Dri affronta una tematica forte e sensibile, oggi più che mai al passo dei tempi, visto che secondo gli ultimi rapporti dell’Harvard School of Public Health e del World Economic Forum, ripreso a fronte di in un importante articolo dell’Economist intitolato “Mental illness. The age of unreason”, tra il 2011 e il 2030 il costo delle malattie mentali in tutto il mondo sarà di oltre 16 trilioni di dollari. Sia i disturbi mentali intesi come patologie psichiatriche quali ansia, depressione o disturbi bipolari, sia quelli neurologici, come Alzheimer e demenze, sono una forte causa di perdita di anni di vita per morte prematura e disabilità (17,4%), davanti al cancro (15,9%).
F. Raccis