Area Teologica
Il Vangelo secondo MatteoSaggio per una interpretazione psicoanalitica
PREMIATO
Dall’inizio alla fine Matteo è il Vangelo della prossimità: Dio non è più trascendente, il Regno di Dio è dentro di noi. La religione del Figlio si sostituisce a quella del Padre, la Parola (il Verbum) si fa carne, l’iniziazione con l’acqua diventa battesimo di fuoco, l’“anima” e lo “spirito”, diventano “carne” e “sangue”. L’ “immortalità dell’anima”, diventa “resurrezione della carne”. Il Vangelo di Matteo non è celeste, ma terrestre, e noi siamo beati perché erediteremo la terra, non il cielo. Il passaggio di consegne tra Giovanni battista e Cristo, prima che presso il Giordano, avviene già tra il grembo di Maria e quello di Elisabetta. E perché Maria, la madre di Cristo, in quattro Vangeli dice tre sole frasi? Il suo silenzio assordante sia il più potente motivo di analisi della Parola, soprattutto quando è parola mancata. Analisi della parola che, poi, sta per analisi della vita, che gli antichi hanno chiamato psyché. Un falegname di Nazareth ha battuto un medico di Vienna.
La Cerimonia di premiazione si terrà il pomeriggio del prossimo sabato 27 maggio presso i Giardini del Torrione di Anguillara Sabazia (Rm) h: 18,30
206 pagine - 493 note - 192 riferimenti bibliografici -
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In uscita a febbraio 2023
Pagine 225 , 585 note, 163 indicazioni bibliografiche, ISBN 979-12-21462-75-3
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Sul Vangelo di Giovanni è stato scritto di tutto: che è spirituale, che è ontologico, che è teoretico, che è hegeliano. Non si era ancora detto che si prestava perfettamente al racconto psicoanalitico. Passo dopo passo vediamo che ogni quadro di questo grande testo è inseribile in quel gigantesco disegno filosofico costituito dalla psicoanalisi, la quale non rimuove la fede, ma la rende superflua, come disse il grande C.G. Jung: “Non ho bisogno di credere, io lo so”.